CAFFÉLATEX E L’EFFETTO “ASCIUGA-CAPELLI”

Se avete sperimentato una prematura solidificazione del Caffélatex (o di un altro liquido antiforatura), non è detto che ci sia qualcosa che non va nel sigillante: è possibile che siate vittima del poco conosciuto effetto “asciuga-capelli”.

Oltre all’utilizzo di CO2 (descritto qui) o alla contaminazione del vostro liquido con altri prodotti (descritto qui), l’effetto “asciuga-capelli” è una causa comune ma raramente identificata della prematura solidificazione del sigillante.

Quando si manifesta:

Se lo pneumatico tubeless si gonfia a fatica dopo aver inserito il sigillante, la tendenza tra chi utilizza il compressore è di insistere con il gonfiaggio, immettendo ininterrottamente l’aria attraverso la valvola per decine di secondi (da qui l’analogia con l’asciuga-capelli).

In cosa consiste l’effetto “asciuga-capelli”:

Il sigillante, sottoposto ad un’evaporazione forzata dovuta al repentino passaggio di aria (nel caso la valvola sia in basso, e il flusso d’aria investa il sigillante in pieno), inizia a polimerizzare sulla superficie. Ad un’analisi ottica si presenta come il latte che inizia a cagliare, o come la panna che si forma sopra al latte fatto scaldare e poi raffreddare (per rimanere nei paragoni caseari).

Conseguenze:

Se c’è Caffélatex in abbondanza, è probabile che la quantità solidificata non abbia grande influenza sulla durata complessiva, ma se si è inserito il minimo indispensabile è possibile che lo pneumatico si inselli e si gonfi, ma che non rimanga molto Caffélatex a fungere da preventivo. Nei casi peggiori il sigillante risulta totalmente secco a distanza di pochi giorni.

Come evitarlo:

Se dopo una decina di secondi lo pneumatico non accenna ad insellarsi, meglio utilizzare un trucco da professionista: porre un po’ di acqua saponata sui talloni, rimuovere il meccanismo valvola e soffiare aria – al massimo della pressione – direttamente sul gambo della valvola.

È inoltre buona abitudine provare a gonfiare lo pneumatico prima di aver inserito il sigillante, in modo da individuare perdite d’aria macroscopiche senza sprecare sigillante.


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