LA COPPIA DELLA MTB

Abbiamo chiesto ad alcuni atleti, clienti e amici di Effetto Mariposa di raccontarci come vivono la loro passione per bicicletta.

Oggi è il turno della "coppia della MTB": Cécile e Cédric Ravanel. 

Cécile-Cédric-Ravanel

Se parliamo della storia della Mountain Bike in Europa sicuramente dobbiamo nominare la coppia dei RavanelCécile e Cédric, sposati da molti anni nella vita come nella disciplina, sono nell’ambiente da quando i telai erano in acciaio e le “ruote grasse” non erano ancora riconosciute come disciplina professionistica. Una coppia forte e con risultati importanti: Cédric è stato vice-campione ai mondiali XC del 2004, con 5 podi in Coppa del Mondo e numerosi altri risultati. Sua moglie Cécile è stata, tra le altre innumerevoli vittorie, campionessa del mondo nel 1998, campionessa francese elite XCO 2007/2008 e campionessa nazionale francese. Ma, oltre ai risultati, per i Ravanel la bici è divertimento, impennate, sorrisi, buona musica e l’insegnamento di tutto quello che sanno a giovani atleti, tramite la loro scuola di MTB “Pulse Session”. Li abbiamo raggiunti poco prima di un viaggio in Italia.

Cécile e Cédric, siete una delle più famosa coppia di bikers dell’ambiente…ma come vi siete incontrati?
Cécile: “Praticamente una vita fa, ad un campionato europeo di Cross Country olimpico, siamo stati convocati insieme dalla squadra francese. Era il 1998 e, da quel giorno, non ci siamo più lasciati…

Avete fatto parte del team francese di MTB per molti anni: 13 Cécile e 12 anni Cédric…
Cécile: “Sono passati troppi anni, siamo molto diversi oggi! Ma non sono il tipo di persona che ama troppo guardarsi indietro…”
Cédric: “È stata una grande esperienza che ci ha permesso di condividere la nostra filosofia ciclistica… inoltre, abbiamo ricordi incredibili”.

Insomma, siete sempre insieme, in bici e nella vita…
Cécile: “Condividiamo tuttoopinioni, dritte ciclistiche, ci insegniamo ciò che sappiamo l’un l’altra. Ora stiamo lavorando alla riprogrammazione della stagione, dei training camp e delle gare. Purtroppo, al momento, stiamo più tempo al computer che in bici! Però ci alleniamo molto, facciamo due allenamenti con i pesi a settimana, 3 o 4 uscite in mountain bike e alcune con la bici da corsa.
Cédric: “Poi dobbiamo pensare anche alla nostra academy di MTB “Pulse Sessions”. Siamo soddisfatti perché seguiamo atleti Elite di caratura internazionale e, in partnership con il Fréjus club, alleniamo giovani talenti con un alto potenziale”.

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Facciamo un gioco: Cécile, puoi dirci la più grande qualità di guida di Cédric e un suo punto debole? Cédric, puoi fare la stessa cosa con Cécile…
Cécile: “La miglior qualità di Cédric è anche il suo punto debole: si impegna al massimo in tutto, fa salti altissimi oltre a passaggi molto tecnici e impegnativi dove molti altri sarebbero in difficoltà. Questa è una grande qualità, lo rende il campione che è, ma diventa un punto debole quando la traiettoria scelta non è solo difficile ma impossibile”.
Cédric: “Cécile è molto determinata e se decide qualcosa, come ad esempio vincere una gara, lo fa. Quindi la sua più grande qualità è la forza mentale… è il motivo per cui riesce a supportarmi. Il punto debole non riesco a trovarlo!”

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Avete iniziato con la MTB nei primi anni ‘90, quando l’ambiente e le bici erano molto differenti… com’è cambiato il mondo delle “ruote grasse” negli anni, non soltanto tecnicamente?
Cécile: “Abbiamo sentito molto l’evoluzione della MTB. Siamo praticamente cresciuti con la bicicletta e ci siamo evoluti con essa. Mi sarebbe piaciuto che l’Enduro fosse diventato uno sport professionistico molto prima… avrei potuto correre molto di più per il mondo con il Cross country! Tuttora faccio molte gare di cross country e downhill (vincendone parecchie, nda) ma, senza esitare, come disciplina preferisco il downhill perché il cross country è molto difficile. La tecnica, poi, in vent’anni si è evoluta in modo impressionante: ad esempio, i Tyreinvader di Effetto Mariposa hanno cambiato il nostro modo di guidare. Grazie a questi mi lancio senza problemi anche nei percorsi più rocciosi… amo questo prodotto, insieme al Caffélatex ci ha portato maggiore affidabilità e tenuta degli pneumatici: le pressioni ora sono più stabili, la gomma tiene se prendi una spina.

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C’è stata un’occasione in cui un prodotto Effetto Mariposa vi ha cambiato un risultato?
Cécile: “Sì, all’Enduro World series in Cile, nel 2018: ho danneggiato la ruota posteriore già alla partenza della seconda tappa, tutta l’aria è uscita subito. Ma, grazie al Tyreinvader, sono arrivata dal mio meccanico senza perdere nemmeno troppo tempo. Durante il pit stop il meccanico mi ha aggiustato la ruota con Caffèlatex e ho finito la mia giornata in buone condizioni”.

cedric-ravanel-Tyreinvader

Chi si occupa della manutenzione della bici fra i due?
Cédric: “Solitamente me ne occupo io, ma anche Cécile se la cava…”
Cécile: “Sì, se ne occupa di più lui ma io posso montare e smontare la mia bici da sola senza alcun problema”.

Cécile, nel 2019 hai avuto un brutto incidente con diverse fratture vertebrali e un trauma cranico. Speriamo che ora tu possa pedalare di nuovo senza problemi!
Cécile: “Sì, pian piano sto tornando a guidare come prima. Non ho perso molto in tecnica e velocità, anche se ho ancora problemi col braccio sinistro, mi manca un po’ di sensibilità. Inoltre, devo lavorare molto per rinforzare tutta la parte alta del mio corpo.
Cédric: “Ho avuto anch’io molte cadute durante la mia carriera. D’altronde sono un biker, amo l’adrenalina e spingermi oltre i limiti… il problema nell’essere vicini al limite è che tutto può diventare estremamente pericoloso in un attimo. Ma sono rischi che fanno parte del gioco.

Cécile, abbiamo visto molti video su internet in cui impenni per chilometri, sei una fanatica delle impennate! Hai qualche segreto particolare?
Cécile: “Non saprei dire! E pensare che vicino a casa non ho molta pianura o percorsi dritti per allenarmi ma, se il terreno lo permette, possono andare avanti in impennata per un bel po’…”.

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Quando sarà terminata l’emergenza Covid-19, cosa farete come prima cosa?
“Non ci sono dubbi: per prima cosa andremo in Italia, a San Romolo, dove ci sono dei sentieri stupendi. poi in Francia, a Les Orres e, infine… in giro per il mondo a raidare!


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